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Cosa fare in caso di micosi delle unghie dei piedi? Rimedi e consigli

La micosi alle unghie dei piedi – detta anche ONICOMICOSI – è un fenomeno che, specie d’estate, mette in difficoltà molte persone.
Si tratta di una patologia infettiva di tipo soprattutto fungino (ma anche lieviti e muffe la possono causare) che fa penetrare il fungo nell’unghia attraverso delle micro fessure, facendo diminuire la cheratina – la sostanza principale di cui è composta – e alterando il suo pH che passa da acido ad alcalino.

CAUSE
Possono essere diverse:
▪️ EREDITARIETÁ.
▪️ Ambiente CALDO/UMIDO come quello delle scarpe che è ideale per il proliferare di questi funghi (detti dermatrofiti).
▪️ PALESTRE, PISCINE, terme che possono aumentare la possibilità di contrarre infezioni.
▪️ SCARPE che NON FAVORISCONO la TRASPIRAZIONE, troppo strette o con tacchi troppo alti.
▪️ Pedicure ‘fai da te’ di tipo aggressivo.
▪️ RIMOZIONE delle PELLICINE che fungono da barriera all’ingresso di germi e batteri.
▪️ CATTIVA IGIENE, sudorazione eccessiva e altre malattie come psoriasi, piede d’atleta e diabete.
▪️ SCARSA CIRCOLAZIONE SANGUIGNA nei piedi che rallenta l’eliminazione dell’infezione da parte del sistema immunitario.

TERAPIA
Esistono diverse soluzioni contro l’onicomicosi come FARMACI TOPICI (creme antimicotiche, smalti, altri dispositivi per applicare molecole antimicotiche) e FARMACI per USO ORALE come Terbinafina e Itraconazolo, questi ultimi usati soprattutto nel caso di rischio di diabete o in presenza di dolore e importante alterazione estetica.

CONSIGLI UTILI

▪️ Tenere le UNGHIE tagliate CORTE (non più lunghe di un millimetro) con gli angoli quadrati per evitare le unghie incarnite.
▪️ Indossare SCARPE di buona QUALITÁ e CALZE di COTONE (possibilmente) per permettere al piede di traspirare.
▪️ NON CAMMINARE SCALZI nei luoghi pubblici specie in piscina, nelle docce, negli spogliatoi, alle terme.
▪️ Quando andate in un centro estetico o dal podologo assicuratevi che utilizzino strumenti sterilizzati ed esclusivamente riservati al vostro trattamento.

Fonte: Pharmabook